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mercoledì 18 settembre 2013

Lettera aperta all’Ill.mo Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Prof. Fernando Ferroni

È stata diffusa questa notte una lettera aperta della Fondazione J. Von Neumann indirizzata al Presidente dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Nella lettera si fa riferimento a due decisioni interne all'INFN: 1) rigetto delle proposte di finanziamento (deciso lo scorso mese di maggio dalla Commissione Scientifica n. 5) alle ricerche condotte dal primo ricercatore INFN Francesco Celani presso i Laboratori Nazionali di Frascati; 2) richiesta scritta (protocollata il 25/06/2013) rivolta dal direttore dei LNF a Francesco Celani affinché questi lasci libero (pare entro novembre 2013) il laboratorio n. 25 in cui svolge attività sperimentale da decenni. Se ne è parlato qui nel blog di recente, e ancora se ne parlerà.
Qualora l'INFN non rivedesse le suddette decisioni, che di fatto (tra negazione di fondi da un lato e "sfratto" dall'altro) impediscono del tutto a Celani di proseguire gli esperimenti in corso, la Fondazione J. Von Neumann è pronta a "offrire la propria collaborazione in merito al rendere disponibili i propri locali, la propria logistica e le proprie risorse umane per ospitare le esiliande ricerche e relative attrezzature INFN".

Una provocazione? Tutt'altro, è l'ennesima seria dimostrazione che se le Università e gli istituti di ricerca pubblici non sono più in grado di tenere in piedi il vessillo della ricerca scientifica di frontiera, la Open Science lo ha già raccolto.

***

Lettera aperta all’Ill.mo Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Prof. Fernando Ferroni

Ill.mo Sig. Presidente,

la scrivente Fondazione J. Von Neumann, ente di ricerca nel settore dei modelli avanzati per il calcolo parallelo, per statuto orientata alla promozione delle attività di creazione di nuovo sapere, si rivolge a Lei, sperando di farLe cosa gradita, con profondo dispiacere e alto senso del dovere.

Nessuno ha bisogno di aspettare che siamo noi a mettere in evidenza i successi dei gruppi italiani nell’ambito della ricerca di frontiera, in special modo nel campo delle nuove reazioni nucleari a bassa energia e della coerenza quantistica, in quanto ampiamente riconosciuti e stimati dalla comunità scientifica internazionale.

Purtroppo il momento di contingente crisi sembra mal suggerire le azioni lungimiranti che potrebbero traghettare il Paese verso l’uscita, piuttosto si assiste ad una involuzione verso pericolosi punti di non-ritorno.

È di dominio pubblico la serie di informazioni che vedono ridursi anche all’interno dell’INFN le prospettive di crescita o anche solo di mantenimento di ricerche cardine nel proprio settore.

Se una rapida inversione di rotta non apparisse in tempi ragionevoli all’orizzonte, la Fondazione vedrebbe se stessa nella doverosa posizione di offrire la propria collaborazione in merito al rendere disponibili i propri locali, la propria logistica e le proprie risorse umane per ospitare le esiliande ricerche e relative attrezzature INFN.

Si tratterebbe di un aiuto forse piccolo perché non strutturale, definito temporalmente, ma certo tempestivamente significativo.

Voglia Ella liberamente disporre della citata eventualità nei tempi e nei modi che dovesse ritenere più opportuni, e voglia gradire i nostri distinti saluti.


Il presidente della Fondazione J. Von Neumann
Ing. Ugo Abundo


22passi.blogspot.com: post n. 2187 (-35)

28 : commenti:

tia_ ha detto...

Cioè si vuole far rivedere il giudizio di una commissione scientifica (che non è di un burocrate), perchè non è di proprio gradimento?
Insomma, si auspica una commissione di pari quando si tira via il laboratorio a celani, ma quando c'è stato un giudizio dai suoi pari, non va bene lo stesso?

> e le proprie risorse umane per ospitare le esiliande ricerche e relative attrezzature INFN.

Le attrezzature INFN sono dell'INFN, non si portano a casa.

mario massa ha detto...

"... per ospitare le esiliande ricerche e relative attrezzature INFN".

Devo interpretare che un istituto pubblico dovrebbe prestare le proprie attrezzature a una associazione privata, magari gratuitamente?

Abundo ha detto...

@ tuttaltro, verrebbero custodite... Gratuitamente !
Cordialita'.
Ugo Abundo

Alessandro Pagnini ha detto...

"Devo interpretare che un istituto pubblico dovrebbe prestare le proprie attrezzature a una associazione privata, magari gratuitamente?"

Se il problema sono i pochi fondi disponibili e la necessità di utilizzare meglio il laboratorio di Celani e 'SE' le attrezzature sono principalmente quelle costruite e adattate alle ricerche che non si intendono più finanziare, ma 'NON' c'è volontà persecutoria nei confronti di Celani, potrebbe essere un ottimo sistema di salvare capra e cavoli. E' chiaro che se le attrezzature lì usate sono costose e se ne prevede il riutilizzo a breve nell'ambito di altre attività, probabilmente queste non saranno depositate altrove, sia pure per un periodo di tempo definito, ma rimarranno dove sono. La proposta ha tuttavia l'indubbio merito, oltre a quello eminentemente pratico, di far scoprire le carte. Non ci sono fondi sufficienti per poterli destinare ad una ricerca che non ha ancora dato i risultati sperati, ma ha potenziali comunque enormi, oppure si è proprio deciso di 'cassare' definitivamente l'attività nel settore LENR e in particolare quella di Celani, magari non solo non supportandola, ma magari anche ostacolandola? Mi auguro che non sia così, ma in fondo sarebbe una storia assai vecchia in ambito scientifico, ma vorrei dire anche in ambito, più genericamente, umano.

mario massa ha detto...

@Abundo
Mi scusi Abundo, ma le attrezzature vanno usate, non custodite. Mi auguro che le attrezzature che utilizzava Celani vengano utilizzate per altri scopi da altri ricercatori (o anche da Celani stesso).

Se invece con "attrezzature" si riferisce a cose specifiche realizzate per l'indagine svolta in questi anni sulla FF (come le celle col filo di constantana) e quindi non recuperabili per altri usi, mi trova perfettamente d'accordo: se qualcuno si offre di custodirle e di andare avanti con l'indagine ne sarei felice.

piero41 ha detto...

Per sorridere un po’ ... viene ordinato di: “lasciar libero ... il laboratorio n. 25 “A questo punto la segreteria deve prima definire cosa si intende per lab 25, è evidente deve esistere un inventario di consegna controfirmato, delle iniziali attrezzature Infn consegnate a Celani, inventario successivamente aggiornato con fatture e bolle di consegna dei nuovi acquisti di beni inventariabili e di quelli allontanati (se non esistono depositi in cantina). Nello stato le precedenti attrezzature inventariabili, superate o non più funzionante dovrebbero esser allontanate da un ing del genio credo, che aggiorni l’inventario ufficiale.... immaginarsi!! Poi c’è il materiale non inventariabile di facile consumo comprendente materiali ed anche attrezzi facilmente deteriorabili e nel breve tempo obsolescenti : anche attrezzi di misura elettrici ecc ora forse addirittura i semplici pc !!. E’ evidente che nel laboratorio esisteranno inoltre attrezzature comprate direttamente in propio dal ricercatore o donategli nuove od usate in esposizioni da altri lab.(inventariate??) ecc es da TI a quanto ricordo. E se Gio e l’altro non riescono a trovare nemmeno l’elenco dei finanziamenti la vedo dura trovare un inventario aggiornato e ben tenuto delle attrezzature Infn definenti il lab 25. Ed in tal caso da Abundo potrebbero arrivare molti attrezzi in carico solo al ricercatore stesso, come probabilmente anche l’ing stesso ben saprà!! Così tanto per dire!!!

Alessandro Pagnini ha detto...

@ piero41
Mi sa che hai ragione! :-)
Comunque sia, spero che la ricerca possa andare avanti, se non all'INFN, allora altrove.

Daniele Passerini ha detto...

@tutti
Un articolo su Celani di giugno che mi ero perso:
http://www.ilperiodico.it/primopiano/storie-di-scoperte-abbandonat/

Salvatore Boi ha detto...

@tutti
Un video su Celani di giugno, dall'articolo appena citato da Daniele Passerini, che mi ero perso:

Video dell'intervista al Dott. Francesco Celani e Bruno Ortenzi del 12-6-2013

Salvatore Boi ha detto...

@tutti
Altra intervista al Dott. Francesco Celani:

INFN di Frascati - Video intervista al Dott. Celani - Parte 1 13-6-2013 Fusione Fredda

Spat ha detto...

OT: Questa a prima vista potrebbe sembrare una baggianata, e invece è un'invenzione che potrebbe diventare di enorme importanza nel campo del disinquinamento.
http://www.wowwater.eu/en/
A Fukushima tornerebbe molto utile.

bertoldo ha detto...

completamente ot

http://www.gbcnet.net/showthread.php?56585-Mettere-trojan-nella-CPU-come-colpire-e-non-farsi-beccare&p=310546#post310546

le mitiche cpu sioniste di qualche tempo fà ...

MISTERO ha detto...

@Spat
A Fukushima tornerebbe molto utile.
Bravo, vedo che ti tieni aggiornato grazie al tuo lavoro...
Guarda caso è un padovano l'inventore.
Il sistema è mille volte più efficiente del sistema attualmente utilizzato a Fukushima per concentrare le scorie, si potrebbe passare dagli attuali 5000 m3/mese a 5 m3/mese, non male!
Si basa su un meccanismo termodinamico che applica un teoria fisica che genera un fenomeno mai studiato prima (in questa applicazione).
:-)
Me ne avevano parlato 3 anni fa nei corridoi dello Starcube, ma poi dopo il mio trasferimento non ho più avuto informazioni fino ad una settimana fa.
Infatti ho un post pronto, ma sono stufo di essere violentemente denigrato, deriso e diffamato da ocasapines e troll al seguito come Cesare Imperiali alias Cimpy, purtroppo sono riusciti a crearmi non pochi problemi..

Paul ha detto...

Lo sanno a Fukushima? E' una domanda seria. Disperati come sono lo proverebbero subitissimo!!

MISTERO ha detto...

Paul, secondo me non lo sanno ancora.
Hanno poco da provare, è già certificato da quello che so. Devono solo mettersi d'accordo e conoscendo chi gestisce e come gestisce queste cose accordi non ne faranno mai...Se gli inventori fossero furbi (i loro finanziatori), donerebbero questa tecnologia. Farebbero i milioni con decine di altre applicazioni. Una telefonata non mi è costata nulla, ci riprovo..;-)

mario massa ha detto...

@Mistero
@Paul
Permettetemi ancora una volta di essere scettico, non per il fatto che non funzioni, ma per il fatto che sia una novità e possa essere utile ai giapponesi.

La Cross Technology srl di Padova (azienda fondata 10 anni fa di commercializzazione di prodotti industriali) detiene due brevetti. Il primo del 2009 è visionabile qui (abstract in inglese, intero documento in spagnolo): http://worldwide.espacenet.com/publicationDetails/biblio?DB=worldwide.espacenet.com&II=7&ND=3&adjacent=true&locale=en_EP&FT=D&date=20120228&CC=MX&NR=2011011225A&KC=A

Il brevetto è rimasto A1 (cioè mai accettato), probabilmente per il fatto che non sembra presentare alcuna novità (nella sostanza distilla l'acqua).

Il secondo: ITC020110008 del novembre 2011 è praticamente identico ed è rimasto A2 (modificato ma mai accettato). E' degli stessi inventori: Adriano Marin e Andrea Benetello: http://worldwide.espacenet.com/publicationDetails/originalDocument?FT=D&date=20101202&DB=worldwide.espacenet.com&locale=en_EP&CC=WO&NR=2010136982A2&KC=A2&ND=4

Se sono ancora capace di leggere uno schema quello che lascia sconcertato è che non viene recuperato il calore latente ma viene dissipato tramite uno scambiatore (9 in Fig 1). Forse anche chi doveva analizzare il brevetto ha notato questa assurdità.

Il ogni caso non mi pare che si possa andare da degli ingegneri nucleari giapponesi a chiedere perchè non distillano l'acqua.

MISTERO ha detto...

@Mario
Si hai ragione, ma un brevetto a che cosa serve?
Diciamocelo..
Per quel poco tanto che ti conosco, conosco la risposta, quindi? Immagino che prima di scrivere ti sei ben documentato ed immagino che..
Per questa volta ti chiedo di documentarti meglio prima di scrivere o di SUPPORRE, poi ne discutiamo.

p.s. lascia perdere il brevetto.

@Daniele
Non sono assolutamente OT questi interventi.

MISTERO ha detto...

@Mario
Ti do un indizio (anche per Oca che ci ascolta prima che scriva le sue solite stronzate), passa per Pavia.

@Spat
Ed io che non volevo scriverci nulla, maledizione.
Complimenti ancora.

Pietro F. ha detto...

un OT simpatico e attuale.
Ecco cosa scrivevano le riviste scientifiche dell'epoca riguardo i presunti voli dei fratelli Wright:
http://invention.psychology.msstate.edu/inventors/i/Wrights/library/WrightSiAm1.html

Daniele Passerini ha detto...

@tutti
In effetti i vostri OT non sono per niente OT! ;)
Grazie di cuore

MISTERO ha detto...

http://www.centrometeoitaliano.it/forte-terremoto-fukushima-epicentro-vicino-la-centrale-ci-sono-feriti-1258/

bertoldo ha detto...

neanche un commento sulle cpu modificate con trojan hardware incorporato ? i ve l'avevo detto si sprecano ...

gio ha detto...

Andrea Rossi
September 20th, 2013 at 10:37 AM
Jan.Gustavsson:
Honestly, I think you are right and I understand your feeling. As a matter of fact, in these last months my situation is strongly changed, because the validation and R&D work is shared with a Team that thinks it is not opportune to give any specific information before the end of the very throughly work of validation, tests, R&D in course upon the plants that have been manufactured and delivered to the Customer. This decision has been taken by the Team I am part of and I think this choice is proper. I can guarantee you that when we will have reached consoliated results, positive or negative, such results will be shared with the scientific community and eventually with the wider public, with a press conference that will be made by our communication agency. Totally different is the situation regarding the third indipendent party, whose work is made indipendent from us: the results of their work, whatever will be after the 6 months- 1 year test period, will be published from the Professors of the third indipendent party when and where they will decide, so I do not know whatever they will do, which will be totally indipendent from me.

All this will limit my communication, until the reports will be published, but, nevertheless, I will say what I will be permitted to.

Take also in consideration that my work now is much more intense, if possible than before and the time at my disposal has been further narrowed.
Thank you for your kind attention,
Warm Regards,
A.R.


..cvd , rossi non può dire nulla oltre a questo!!!!!
...mi sa che per lui è dura!

e quando ha detto:

Andrea Rossi
September 15th, 2013 at 9:36 PM
Frank Acland:

....................... while the report of the validation made by us will be published in a Report of the Company.

mi sa che non doveva!!!!

Paul ha detto...

Ricapitolando, quindi, ci sono due impianti in funzione venduti allo stesso cliente...
Sul primo lavora un team indipendente da Rossi. Ci vorrà almeno un anno per avere risultati consolidati e pubblicabili.
Sul secondo impianto lavora Rossi con la sua squadra. Anche in questo caso stanno facendo R&D ed i risultati saranno resi noti a tempo debito. Non possono raccontare particolari ed è comprensibilissimo.
Bisogna aspettare con pazienza.

bertoldo ha detto...

spirali rossiane da cobraf ...

Silvio Caggia ha detto...

@bertoldo
Cosa sono quelle spirali rossiane che hai linkato?
Niente niente l'e-cat e' un motore orgonico? :-D

gio ha detto...

.ma a questo punto sono convinto che il customer di rossi sia comunque parte del gruppo che ha rilevato la tecnologia di rossi.

triziocaioedeuterio ha detto...

Quindi ricapitolando ci sono due impianti industriali su uno dei quali si stanno effettuando tests da parte del TPR(l'unico che mi interessa).
Verosimilmente quindi questi nuovi test si stanno realizzando su reattori a bassa temperatura e non sugli hot cat,a meno che questi impianti industriali non siano già muniti di reattori "hot".
Qualcuno può confermare ?
Inoltre gli scienziati del prox TPR sono sempre gli stessi o c'è una nuova squadra ?quando Rossi dopo la pubblicazione su arxiv parlava di nuovo test lungo sei mesi si riferiva se non erro al gruppo di Bologna ed uppsala...qualcuno può chiarire?

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